liberamente riadattato dal
Mago dei numeri di Hans M. Enzensberger
e da L’uomo che sapeva contare di Malba Tahan
di e con: Silvia Cattoi e Juri Piroddi
scenografia e oggettistica: Juri Piroddi
foto di scena: Atonia Dettori e Cinzia Galliani
Colui che sapeva contare è uno spettacolo che si rivolge ai tanti per i quali la matematica è un incubo incomprensibile.
E’ una narrazione che si struttura attorno ad una serie di straordinari giochi di prestigio fatti non con le carte ma con i numeri.
Addentrandosi nell’esplorazione dei sistemi numerici, si capiscono sempre meglio le leggi e i meccanismi che li governano, si incontrano i numeri primi e quelli triangolari, i quadrati magici e i numeri perfetti; si scopre che la matematica non è affatto la cosa noiosa e un po’ crudele che si studia a scuola ma semmai un’avventura entusiasmante. Antichi racconti di provenienza prevalentemente persiana si intrecciano per creare la magia di un viaggio nel tempo e nello spazio, ricreando le atmosfere delle Mille e una notte.
Gli spettatori e i narratori condividono uno stesso spazio fisico: un ampio tappeto persiano dove si materializzano i veri protagonisti della storia: i numeri.
Lo spettacolo – concepito per ragazzi/e dai 7 anni in su – coinvolge attivamente gli spettatori in una serie di divertenti giochi, problemi, stranezze ed enigmi matematici che nutrono l’ambizioso desiderio di avvicinare i giovani alla logica esatta dei numeri attraverso sorprendenti dimostrazioni che meravigliano per immediatezza e semplicità.
Un’ora di viaggio nel mondo magico dei numeri, coinvolgendo, stupendo e divertendo. Colui che sapeva contare incanta il pubblico che ieri ha assistito allo spettacolo portato in scena dalla compagnia Rossolevante. (…) gli interpreti danno vita a un’esplorazione che ha come obiettivo quello di incuriosire, sfatando l’immagine della matematica come materia noiosa e crudele. La narrazione è sostenuta efficacemente dalla bravura espressiva degli interpreti, dall’allestimento scenico essenziale e dai continui riferimenti di natura storica che evitano accuratamente la spersonalizzazione. Gli incontri sono sorprendenti e nient’affatto noiosi (…). L’applauso finale del pubblico è molto caloroso.
Giovanni Runchina
Colui che sapeva contare è stato replicato oltre 60 volte (a Milano, Prato, Cagliari, Nuoro, Macomer, Bosa, Arborea, Tortolì, Lanusei, Paulilatino, Ulassai ecc. ecc.), nei teatri e nelle scuole, nelle piazze e in altri luoghi non convenzionali.